Biografia

Gillo Dorfles

Toni Zarpellon nasce a Bassano del Grappa nel 1942. Frequenta la Scuola d’Arte di Nove (VI) e il Corso di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia.


Insegna, dal 1964 al 1987, all’Istituto d’Arte di Nove e all’Istituto dei Carmini di Venezia.


Espone dal 1965 in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero presso spazi privati, pubblici oppure inventati.


Dalla seconda metà degli anni sessanta ai primi anni ottanta, compie alcuni viaggi nelle più importanti città europee e italiane visitando le raccolte pubbliche d’arte antica e contemporanea e frequentando le gallerie d’arte d’avanguardia.


Nell’autunno del 1989 inizia gli interventi nelle “Cave di Rubbio”: quattro anfiteatri rocciosi, ognuno con un tema, creati dall’escavazione della pietra calcarea e completamente decorati con dipinti dai colori sgargianti e installazioni, che danno spazio all’immaginazione e che portano lo spettatore in un mondo fiabesco. Per tale lavoro, la comunità di Rubbio, nell’aprile 1991, gli assegna un premio.


All’intensa attività pittorica e disegnativa ha sempre accompagnato l’esecuzione di oggetti plastici con vari materiali. L’asprezza del suo “segno” nasce da uno stato di tensione permanente con funzione di scavo per aprire nuove brecce nell’oscurità della mente.


Le opere dell’artista sono eclettiche, complete, in grado di porsi come emblemi di ricerca artistica e insieme di indagine psicologica: la forma espressiva di Zarpellon è un medium per l’indagine antropologica, la creatività è solo una delle modalità più immediate per porsi interrogativi come ad esempio: "Cosa vuol dire esserci?".


È inserito nel volume “La pittura nel Veneto - Il Novecento” (edizioni Electa, Milano - 2006) e in “Storia dell’arte italiana del ’900, generazione anni quaranta” di Giorgio di Genova (edizioni Bora, Bologna - 2007). Nel febbraio-marzo 2007, presso la Sala Ospiti del “MAGI”, Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 a Pieve di Cento (BO), si è tenuta l’esposizione “Cento giorni per cento autoritratti 1999-2000”. Un periodo di passaggio estetico-esistenziale teso ad indagare su una nuova centralità mentale e fisica in fase di evoluzione. Nel 2008 è invitato alla rassegna “Arte al bivio - Venezia negli anni sessanta” a cura di Nico Stringa, tenutasi presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Nel marzo-aprile 2011 presenta, allo studio Arte Mosè di Rovigo, dipinti su tela recenti. L’esposizione dal titolo “Cento teste di donna 2000 - 2007 disegni su carta” si è tenuta nel settembre, dello stesso anno, presso l’ex Istituto Statale d’Arte in Campo dei Carmini a Venezia.


A partire dal 1985 e per oltre vent’anni, “Cultura e Natura” rivista di scienza, cultura e formazione del C.E.U. Centro Studi per l’Evoluzione Umana, con sede a Roma, ha pubblicato scritti e opere di Zarpellon, seguendo da vicino l’evoluzione delle proprie ricerche visive soprattutto da parte del presidente Michele Trimarchi.


Sul suo lavoro hanno scritto poeti, filosofi, critici e storici dell’arte.

 

 

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